LA CREATIVITA’ DEL SOGNO
ABSTRACT:
Viene proposto un decalogo per approcciare e cercare di comprendere la misteriosità di una creazione umana davvero “extra-ordinaria” come il sogno (quasi fosse un’opera d’arte).
Il sogno è prima di tutto comunicazione: tra le varie parti del Sé; tra il sognatore e le figure affettive al momento dominanti nel suo mondo interno; tra paziente e analista. E’ un messaggio che coinvolge l’intera persona del sognatore nelle sue componenti somato-psichiche, che così vengono rivisitate-reinventate. Essendo comunicazione, il sogno ha bisogno di un interprete, che possa dialogare con il sognatore, con il quale co-creare dei nuovi scenari affettivi.
Il sonno e la veglia sono in un reciproco rapporto: il sogno è un’occasione privilegiata per fare associazioni, fantasie, pensieri e sperimentare stati affettivi, per allargare il campo psichico, che la creatività onirica promuove. In effetti il sogno parla sempre di cambiamento, anche quando nella vita da svegli esso non sembra verificarsi a causa di vari ostacoli intrapsichici e/o relazionali. Sognare opera comunque una trasformazione fondamentale: permette al sognatore di uscire dal sogno in cui vive nello stato di veglia e di rappresentarsi nel sogno, diventandone osservatore. Il cambiamento è spesso segnalato da una varietà iconologica, che traduce in figura movimento e spazialità, che sono legati anche alla corporeità. Ciò conferma il convincimento che il sogno, come s’è detto, coinvolge l’intera struttura somato-psichica della persona.